La terapia del movimento viene effettuata dal medico specialista sulla base della storia clinica del paziente e di una valutazione delle capacità funzionali residue e delle eventuali controindicazioni o restrizioni. La prescrizione riguarda tutti i parametri dell’esercizio, ed attribuisce il paziente ad un percorso di terapia del movimento “base” (sindromi croniche stabilizzate con limitazione della capacità motoria e disabilità stabilizzata) o “avanzata” (sindromi croniche che non limitano le capacità motorie di base o della cura del sé).
Problemi per cui è indicato questo percorso: per l’esercizio fisico adattato (EFA) ipertensione
arteriosa e cardiopatia ipertensiva, cardiopatia ischemica, diabete mellito tipo2, sindrome metabolica, obesità/sovrappeso, insufficienza respiratoria cronica; per l’attività fisica adattata (AFA) malattia di Parkinson e parkinsonismi, sclerosi multipla in fase remittente o di stabilità clinica, esiti stabilizzati di ictus, artrosi sia a carico delle articolazioni che della colonna vertebrale, esiti stabilizzati di interventi di protesi articolari o di decompressione/stabilizzazione vertebrale, scoliosi dell’adulto, osteoporosi, fibromialgia.
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